martedì 28 ottobre 2008

Ricicla il tuo cellulare

’ultima novità per quanto riguarda il riuso delle risorse. Era stata la raccolta differenziata di apparecchi elettrici ed elettronici, lanciata questo 2007. Ora c’è di più. Si è pensato di raccogliere, per un eventuale riciclo, i telefonini usati e i loro caricabatteria: in Europa questa raccolta dà ancora pochi frutti, ma il nostro plausa va al Comune di Luvinate, presso Varese, che ha intrapreso questa campagna di riciclaggio, basandosi sul fatto che i telefonini vengono cambiati spesso dai proprietari; per alcuni utenti ancora legati ai gsm dual band, ci sono molti patiti del nuovo: per avere l’ultimo modello di telefonino, sono pronti a cambiare apparecchio con la stessa facilità con cui cambiano un capo di abbigliamento. E’ stato calcolato che circa il 60% della popolazione europea è pronta a cambiare il cellulare dopo il solo primo anno di vita dello stesso. Questo porta a colossali vendite, si calcolano oltre cento milioni di apparecchi venduti ogni anno. Nessuno ha mai censito dove questi apparecchi, una volta ritenuti obseleti dai proprietari o in caso di guasto spesso non riparabile, possano andare a finire. Probabilmente nei rifiuti comuni, i Rifiuti Solidi Urbani. Questo comportamento va rivisto: i cellulari abbandonati nell’ambiente inquinano. Innanzitutto per le lora batterie chimiche al cadmio e al cromo, poi per i componenti elettronici, le cui schede su cui sono installati sono pericolose per l’ambiente, in quanto contengono componenti tossici. Solo 2,5 milioni di telefonini su un parco di cento milioni vengono riciclati dopo l’uso: occorre agire in controtendenza.

 

Per ora nel Comune di Luvinate la sperimentazione della raccolta differenziata ha dato i primi frutti: l’iniziativa infatti ha riscosso apprezzamento da parte della cittadinanza e dei media, e un risalto positivo è stato dato all’intera operazione. Si calcola che ci sarà anche un riscontro economico: il ricavato andrà a progetti di solidarietà. Si creeranno possibilità di lavoro per persone svantaggiate socialmente, le quali verrebbero coinvolte nella raccolta stessa. Inoltre i fondi raccolti potranno servire alla realizzazione di opere di assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Questi progetti saranno realizzati dalla locale Caritas Ambrosiana. E’ infatti la Caritas che si assesta al primo posto in questa corsa ecologica verso il riciclo: la cooperativa sociale Vesti Sociale, promossa appunto dalla Caritas Ambrosiana, dal 1998 opera nel settore delle raccolte differenziate destinate a riutilizzare materiali recuperati sul territorio. Questo comitato raccoglie indumenti usati e apparecchi ospedalieri obsoleti, e ha ritenuto “naturale” allargare il proprio campo di operazione alla raccolta differenziata finalizzata al riciclo e riutilizzo di telefoni cellulari obsoleti e/o non più funzionanti. Nell’estate di questo anno appena trascorso c’è stata la sperimentazione del progetto: circa 150 parrocchie e 10 ipermercati Coop sono stati coinvolti durante la prima sperimentazione: ottimi i risultati. Apprezzamento da parte degli utenti e dei media e un significativo risalto presso la cittadinanza.

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