L’Ambiente
I temi ambientali ai nostri giorni
Oggi si pone molta attenzione verso i temi ambientali e sono sorti in Italia come in Europa alcuni movimenti ecologisti. Il partito dei verdi compare in Italia nel 1985. Con l'aiuto dei Partiti Verdi in molti Paesi democratici questi movimenti hanno iniziato a svilupparsi dagli anni settanta; da quando cioè i mass media hanno focalizzato la loro attenzione sul problema del degrado ambientale.
Per un centinaio di anni, dalla rivoluzione industriale a trenta anni fa, non c'è stata mai attenzione verso l'ambiente: solo con la possibilità di analizzare l'aria atmosferica che respiriamo ogni giorno ci si è resi conto del problema. Esami fisici del contenuto atmosferico hanno indicato quanto sono inquinate le nostre città. Finora la scienza dell'ecologia non aveva influito sullo stile di vita delle persone e sulla politica interna. Ora il rapporto uomo natura viene studiato e ci si accorge degli sbagli compiuti. Ci si è accorti che occorre dare allo sviluppo industriale e civile che caratterizza la nostra epoca, una direzione ecologista, preservando la qualità e la quantità dei beni territoriali e delle riserve naturali. Occorre mantenere uno sviluppo economico operante in regime di equilibrio ambientale e sociale, e compatibile quindi con gli ecosistemi, cioè con quelle porzioni del nostro pianeta delimitate da montagne e fiumi, che sono costituiti da una propria comunità vivente, la componente biotica, e dall'ambiente fisico circostante, la parte abiotica; deve esistere equilibrio dinamico. Un ecosistema è determinato da un flusso di energia e una circolazione di materia abiotica e biotica. Una rete alimentare è costituita dalle sostanza inorganiche chimiche presenti nel terreno e nell'aria che si trasformano in sostanze organiche che attraverso la catena delle proteine giungeranno ai consumatori, tra cui l'uomo. Occorre che si crei una coscienza sociale nell'opinione pubblica riguardo allo sviluppo sostenibile e alla difesa di queste risorse naturali. Per sviluppo sostenibile intendo quella forma di sviluppo urbano ed economico che non comprometta la possibilità di sussistere per le generazioni future. Questo conservando la quantità e la qualità del sistema ambiente, inteso come patrimonio naturale ambientale.
Occorre, in sintesi, mirare a rendere migliore la qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi dai quali essa dipende. Il tasso di utilizzazione delle risorse rinnovabili non deve essere superiore al loro tasso di rigenerazione. Il tasso di inquinamento, inoltre, come il cumulo di scorie non deve superare la capacità di carico dell’ambiente stesso. Occorre inoltre limitare le emissioni dei gas serra. Questi sono l’anidride carbonica, il metano e il protossido d’azoto. Il generale aumento dell’ozono, inoltre, è causato dalle emissioni di ossido di azoto e di composti organici volatili non metanici.L’accumulo di gas serra nell’atmosfera produce un incremento delle temperature del globo, con effetti sul livello del mare presso le coste e con siccità e alluvioni. I gas combusti delle auto sono costituiti da anidride carbonica, che si aggiunge ai gas serra. Lo scioglimento dei ghiacciai è una delle principali conseguenze della temperatura media del Pianeta: il livello dei mari aumenta di 5 millimetri all’anno. Questo provoca una reazione a catena che va da piene fluviali ad un diffuso aumento delle precipitazioni. Diminuisce la disponibilità di acqua potabile e ci sono epidemie di colera e malaria ai tropici. Secondo un recente studio, l’estensione del maggior ghiacciaio del mondo , il Killimangiaro è diminuita di oltre l’80% negli ultimi cento anni. La superfice in metri quadri è ora solo di un sesto rispetto al secolo scorso.
Anche i ghiacciai italiani della Alpi hanno subito un ridimensionamento. Si sono ridotte di circa la metà, come dichiarato del comitato Glacialogico Italiano. Il fronte del più grande ghiacchiaio italiano, in Valtellina, presso Sondrio, è arretrato di due kilometri, perdendo il 15% della propia superfice.
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