Nella periferia di Cremona c’è un laboratorio che si occupa di tecnologie della riproduzione animale dove sono stati portati a termine esperimenti su animali clonati. Nel 2003 fu la volta di un cavallo clonato: nessuno era mai riuscito a duplicarne un animale come il cavallo, ma ora il tentativo è andato a buon fine. Una cavalla ha partorito facendo da madre surrogata dopo aver donato anche il materiale genetico; un nucleo di questo materiale è stato trasferito in un ovocita e l’esperimento è riuscito in pieno. Ne è nata una cavalla tuttora in salute. Difficile distinguerla dalla madre: appena visibili infatti le differenze: questo perchè le cellule del pigmentonon migrano mai in modo sovrapponibile, creando un gemello perfett: restano piccole differenze. Seguendo questi esempi si potranno riprodurre anche cavalli campioni di corsa, che come da tradizione, sono castroni incapaci di riprodursi. Ora con la clonazione si potrà attenere una copia esatta del cavallo campione, ma occorrerà che questo animale sia influenzato anche da fattori esterni di crescita e di allenamento; allora il cavallo clonato diventerà a sua volta un campione di corsa al trotto.
Quello che può tranquilizzarci è che gli animali clonati esistono solo nei laboratori: non negli allevamenti di animali atti alla macellazione quindi: quando compriamo una porzione di carne in macelleria possiamo stare sicuri che non si tratta di un animale clonato. Questo almeno fino ad ora: ma già l’autorità europea per la sicurezza alimentare ha dichiarato che gli animali clonati sono <
Nessun commento:
Posta un commento