domenica 12 aprile 2009

Valerio Varesi

Valerio Varesi, classe 1959, è un giornalista della redazione di Repubblica a Bologna: ha esordito con un giallo, nel 1998, in un romanzo a tinte fosche, Ultime notizie di una fuga. liberamente ispirato alla vicenda Carretta.

Dal 2000 inizia a scrivere con una certa regolarità, escono volumi per Diabasis prima, poi per Frassinelli, epr la quale crea il personaggio letterario del commissario buongustaio Soneri.

Tale Soneri, protagonista dei romanzi di Varesi, approda alle fiction tv nello sceneggiato Nebbie e delitti. Nel 2003 esce Il labirinto di ghiaccio, romanzo non di iscpirazione poliziesca e senza il commissario Soneri, e nel 2009, a marzo, esce Il paese di Saimir, un noir denso di ecomafia e appalti, dove la vita vale poco e il silenzio sugli affari sporchi vale invece molto.

sabato 11 aprile 2009

Edizioni Ambiente

Un particolare ringraziamento alla casa editrice Edizioni Ambiente, con la quale ho intessuto una collaborazione; la casa editrice mi invia volumi in cambio delle mie recensioni sugli stessi.
IL romanzo che mi hanno inviato è della collana Verdenero che si occupa e di ecomafia, e appunto di ecomafia tratta il valido volume di Valerio Varesi, classe 1959, giornalista presso la redazione bolognese di Repubblica:

martedì 28 ottobre 2008

Animali clonati: li mangiamo o no?

Nella periferia di Cremona c’è un laboratorio che si occupa di tecnologie della riproduzione animale dove sono stati portati a termine esperimenti su animali clonati. Nel 2003 fu la volta di un cavallo clonato: nessuno era mai riuscito a duplicarne un animale come il cavallo, ma ora il tentativo è andato a buon fine. Una cavalla ha partorito facendo da madre surrogata dopo aver donato anche il materiale genetico; un nucleo di questo materiale è stato trasferito in un ovocita e l’esperimento è riuscito in pieno. Ne è nata una cavalla tuttora in salute. Difficile distinguerla dalla madre: appena visibili infatti le differenze: questo perchè le cellule del pigmentonon migrano mai in modo sovrapponibile, creando un gemello perfett: restano piccole differenze. Seguendo questi esempi si potranno riprodurre anche cavalli campioni di corsa, che come da tradizione, sono castroni incapaci di riprodursi. Ora con la clonazione si potrà attenere una copia esatta del cavallo campione, ma occorrerà che questo animale sia influenzato anche da fattori esterni di crescita e di allenamento; allora il cavallo clonato diventerà a sua volta un campione di corsa al trotto.

Quello che può tranquilizzarci è che gli animali clonati esistono solo nei laboratori: non negli allevamenti di animali atti alla macellazione quindi: quando compriamo una porzione di carne in macelleria possiamo stare sicuri che non si tratta di un animale clonato. Questo almeno fino ad ora: ma già l’autorità europea per la sicurezza alimentare ha dichiarato che gli animali clonati sono <> e con gli stessi pricipi nutrizionali degli animali, diciamo, normali. Anche l’ente americano Food and Drugs Administration è d’accordo. Secondo la EFSA, autorità europea, il consumo di carne e di latte ottenuti da animali clonati non è pericoloso; mentre invece Coldiretti e Federconsumatori non sonop d’accordo e vogliono opporsi alla risoluzione europea. Occorre essere concreti: la duplicazione genetica ha costi elevati, quindi i primi animali clonati saranno utilizzati per riprodurre altri animali: questi saranno quelli che verranno consumati nelle nostre tavole. Il che significa che dal momento della delibera passeranno alcuni anni prima di poter trovare nei supermercati carne di animali clonati. L’ente americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici ha pubblicato un documento di circa mille pagine; si dichiara che i cibi provenienti da animali clonati e i loro derivati sono <>. Cade così l’ultima barriera per il commercio statunitense di carne e latte clonati.